Il termine inglese Stalking, mutuato dal linguaggio tipico dei cacciatori, significa letteralmente fare la posta a qualcuno attraverso comportamenti che possono andare dalla sorveglianza costante alla ricerca continua di un contatto e che normalmente portano lo stalker a concentrare una serie di attenzioni morbose nei confronti della propria vittima.
Il fenomeno dello Stalking inizio' ad essere definito come tale all'inizio degli anni ottanta negli Stati Uniti a seguito di gravi fatti di cronaca che videro protagonisti alcuni personaggi dello spettacolo presi d'assalto e perseguitati da ammiratori particolarmente ossessionati: fu cosi' che nel 1991 in California venne emanata la prima legge anti-stalking che diede il via ad una serie di iniziative da parte delle principali autorita' giudiziarie americane finalizzate a sviluppare un modello legislativo concretamente applicabile.
Nel Regno Unito, ove lo Stalking viene conosciuto anche come Obsessional harassment, obsessional relational intrusion o obsessional following, fu promulgato nel 1997 il Protection from harassment act che introdusse per la prima volta in Europa il reato di atti persecutori ravvisabile per ogni condotta che potesse costituire molestia per un individuo ovvero indurre a temere un'imminente violenza su di se'. Una misura simile fu adottata, poi, in Germania ove nel 2007 a seguito della riforma del codice penale fu introdotta nell'art. 238 una norma incriminatrice che tutt'oggi punisce chiunque cerchi insistentemente la vicinanza di una persona o tenti di stabilire incessantemente con essa un contatto attraverso un qualsiasi mezzo di comunicazione.
In Italia il reato di Stalking e' stato introdotto a seguito dell'approvazione del D.L. 23 febbraio 2009 n. 11, convertito con Legge 23 aprile 2009 n. 38, che ha visto l'inserimento nel codice penale dell'art. 612 bis rubricato Atti persecutori.